sabato 29 ottobre 2016

Step 08 - La saggezza popolare

La Saggezza popolare rappresenta forse il sapere più intrigante in quanto non spiegato scientificamente e quindi non certo. Allo stesso tempo però essa può essere vista come una scienza non scritta, una voce del popolo che si tramanda di generazione in generazione e, tramite i suoi veicoli (proverbi, aforismi,detti) esprime le esperienze quotidiane e le credenze spesso errate ma non per queste meno suggestive.
Tra le frasi che mi hanno maggiormente colpito, ho deciso di riproporre quelle di Tatanga Mani (Walking Bufalo) il quale cerca di esprimere saggiamente l'uguaglianza tra gli uomini e la bellezza di un mondo variegato.

"Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo. Molti miei amici sono nati con la pella gialla, nera o bianca. Ci sono fiori dai colori diversi ed ognuno di essi è bello. Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini, di ogni colore, vadano d'accordo e lavorino insieme, senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio volere."

Tra i vari proverbi, il più significativo riguardante il bronzo è "Avere la faccia di bronzo" la cui spiegazione fa capire il perché dell'utilizzo di questo colore.

Eschilo, famoso drammaturgo greco, disse riferendosi alla differenza tra ciò che si pensa e si immagina e ciò che si mostra:

"Il bronzo è lo specchio del volto,
il vino quello della mente."



Per quanto riguarda la Scaramanzia invece, si possono fare alcuni esempi significativi:

- A Pisa, é molto famoso il cosiddetto Rito della lucertola.



- A Torino invece, in Piazza Castello ha luogo la leggenda del mignolo di Cristoforo Colombo



 Infine a Firenze si trova la famosa Fontana del porcellino


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martedì 25 ottobre 2016

Step 07 - Il cinema e il bronzo (bronzo antico)

In questo post si parla del rapporto del colore con il cinema e le pellicole. Dato che la presenza del bronzo antico è sporadica, si farà riferimento essenzialmente al bronzo, certamente più comune.

L'uomo di bronzo


Il film, diretto da Michael Curtiz nel 1937 narra di un giovane di nome Ward che lavora come fattorino e cerca di comprarsi una fattoria. Ma durante la sua prima notte di lavoro rimane  coinvolto in una rissa, entrando successivamente nel mondo della boxe.


Pelle di bronzo





Film del 1950 diretto da George Sherman. Film tipico dei western, ha come protagonista il pioniere James Bowie che cercò di ottenere l'indipendenza del Texas negli anni 30 dell'ottocento.

The bronze


 
Film del 2015 diretto da Bryan Buckley
Narra la storia di Hope Ann Greggory che vinse nel 2004  la medaglia di bronzo con la squadra femminile di ginnastica. Bloccata nel passato ed amareggiata, la protagonista deve rivalutare la sua vita nel momento in cui una giovane ginnasta sta riuscendo nell'impresa di rubarle la fama.

Trailer del film:



FILM CON TONALITA' DI BRONZO PRESENTI NELLE PALETTE


Alice attraverso lo specchio (2016)



Trailer del film:

The Martian (2015)



Trailer del film:
 



sabato 22 ottobre 2016

Step 05 - La musica e il colore

Nella musica la presenza del colore ha la sua importanza. Infatti spesso può evocare dei ricordi altrimente difficilmente esprimibili oppure riesce a rendere un testo più concreto, senza perdersi nell'astrattezza delle emozioni e delle sensazioni. In alcuni casi (molto rari) le persione riescono ad associare certi tipi di colori alla musica come se questa avesse una forma oltre che un contenuto.
Nel nostro caso è comunque difficile trovare il bronzo antico all'interno di testi musicali oppure nel nome di qualche band. Pertanto si elencheranno alcune canzoni (italiane, pop, rock, classiche) in cui si cita esplicitamente il bronzo o sue varianti.
Si noti che in alcune canzoni si è deciso soltanto di riportare soltanto la frase dove è presente il termine "bronzo", altrimenti il post sarebbe risultato troppo lungo e probabilmente noioso.

IL COLORE NEI GRUPPI MUSICALI
The Brass Ring



Balletto di Bronzo






IL COLORE NEI TESTI MUSICALI

Negrita (Poser)





"Questo è un gioco viziato per facce di bronzo".


Debora Vezzani (Inno all'amore)

Se parlassi le lingue degli uomini
Se parlassi le lingue degli angeli
Ma, ma non avessi amore
Se riuscissi a conoscere tutto
Se riuscissi a fare miracoli
Ma, ma non avessi amore
Io sarei bronzo che rimbomba a vuoto
Non sarei nulla, nulla, nulla
L’amore è paziente
L’amore è benigno
L’amore non si gonfia
L’amore non si vanta
L’amore non invidia
Sempre rispetta
Se donassi tutti i miei beni
Se donassi la mia stessa vita
Ma, ma non avessi amore
Non servirebbe a nulla, a nulla, a nulla
L’amore è paziente
L’amore è benigno
L’amore non si gonfia
L’amore non si vanta
L’amore non invidia
Sempre rispetta
Non cerca mai il proprio interesse
Non conta mai il male ricevuto
L’amore tutto scusa
L’amore tutto crede
L’amore tutto spera
Vediamo come in uno specchio,
In modo imperfetto
Tutte le cose passeranno
Ma l’amore resta eterno
L’amore è paziente
L’amore è benigno
L’amore non si gonfia
L’amore non si vanta
L’amore non invidia
Sempre rispetta
Non cerca mai il proprio interesse
Non conta mai il male ricevuto
L’amore tutto scusa
L’amore tutto crede
L’amore tutto spera
E tutto sopporta.

Link per l'ascolto: 'Inno all'amore'

Edoardo Vianello (Abbronzatissima)


Fabrizio De André (Ottocento)


"bronzo di Versace"
Raffella Carrà (Che dolor)


Wolfgang Petry (Bronze, Silber und Gold)


"Bronze, Silber und Gold"


Ghemon (Quando imparerò)

Quando imparerò
non mi basta una vita intera
ho la posta e la testa piena
ed ho lo sguardo fisso al telefono
Quando imparerò
non mi basta una vita intera
e i piatti dell'altra sera
non spariranno col tocco magico
Mi guardo allo specchio "ehi ciao come va?"
proprio ieri avevo detto mai più qua
quando scappo dalla sfortuna come un puma
ed i fantasmi diventano di gomma piuma
linea di connessione, banda larga
casa è una gabbia in strada biciclette e barba
è di moda più lunga che in Arabia
il ladrone che allunga le sue mani al barman non è Barabba
ci resto di sabbia per la rabbia che sale
cioè ci resto di sasso, intendevo tipo statua di sale
mi esprimo male, certe volte spiegarsi è un manicomio
mi manda in panico come pensare al matrimonio
la mia ragazza non apprezzerà il binomio e diventerà un demonio
mi toccherà incatenarmi al termosifone, darle metà patrimonio
Quando imparerò
non mi basta una vita intera
ho la posta e la testa piena
ed ho lo sguardo fisso al telefono
Quando imparerò
non mi basta una vita intera
e i piatti dell'altra sera
non spariranno col tocco magico
E io ci provo a tenere una direzione ma ogni parte di me
vuole avere ragione sono quasi sempre diviso
qualcuno ha detto "senti narciso
dovresti provare a fare l'attore con quel tipo di viso"
io nel ruolo del paladino
che mette tutti al tappeto, Aladino
non basta essere avanti anni luce e perfino in HD mo
per sfidare il buio alla Deemo
in questo mondo di vecchie facce di bronzo
e facce nuove ma con il naso di pongo
tu vuoi davvero sapere dove mi pongo
diciamo altrove che è molto meglio di contro
che è veramente troppo facile
quando inizio a fare sul beat io ipnotizzo
ipotizzo che quando fai tu è un supplizio
ed ogni volta è chiaro che certe cose non posso evitarle più (eeeh!)
più (eeeh!)
perchè ho questo vizio di non patire come fai tu
Quando imparerò
non mi basta una vita intera
ho la posta e la testa piena
ed ho lo sguardo fisso al telefono
Quando imparerò
non mi basta una vita intera
e i piatti dell'altra sera
non spariranno col tocco magico
Quando imparerò
non mi basta una vita intera
ho la posta e la testa piena
ed ho lo sguardo fisso al telefono
Quando imparerò
non mi basta una vita intera
e i piatti dell'altra sera
non spariranno col tocco magico
La gente qua non lo sa
diglielo, sto da un'altra parte
calma calma calma
la gente qua non lo sa
diglielo, man maaaaaan
quando imparerò

Link video "Quando imparerò


Per quanto riguarda un brano di musica classica si può citare l'opera "Norma, Atto II, Squilla il bronzo del dio" di Vincenzo Bellini.

venerdì 21 ottobre 2016

Step 04 - Il colore e il mito

Uno degli elementi fondamentali all'interno di una narrazione mitologica è certamente il colore. Infatti, come già detto e come si dirà in seguito, esso non rappresenta solo un fenomeno fisico, ma diventa parte integrante di una spititualità altrimenti difficilmente esprimibile.
In questo post si cercherà quindi di definire un rapporto totale tra mito e il colore bronzo dato che è molto improbabile trovare narrazioni in cui sia presente il bronzo antico.
Si allargherà il campo di indagine a quante più culture e popoli differenti.

Prima di presentare il nostro colore nel mito, è importante descrivere la figura di Iris (o Iride), figlia di Taumante ed Elettra. Iris non è altro che la personificazione dell'arcobaleno, rappresenta tutti i colori.
Così come l'arcobaleno unisce come un ponte cielo e terra, anche Iris aveva il compito di creare un tramite tra mondo celeste e mondo terreno, diventando così messaggera degli dei. Aveva il compito di consegnare gli ordini celesti, soprattutto quelli di Zeus.

Iris


Mitologia greca

Mito di Talo

Statua di Talo


Talo era un gigante di bronzo. Egli nacque nell’officina di Efesto, il dio che lavorava i metalli tramite l’utilizzo del fuoco. Si pensava che fosse stato creato per desiderio dello stesso Zeus, padre degli Dei per una delle sue amanti. Egli aveva il desiderio che Europa, una delle sue amate, potesse difendere la sua città da attacchi di altri popoli e fu proprio per questo che Talo venne creato. egli era in grado di muoversi autonomamente, come un uomo. Minosse, figlio di Europa e re di Creta, lo incaricò dell’isola.
Talo riusciva brillantemente a difendere l'isola ed incarnava esattamente l'essere metà uomo, metà automa, metà dio, ovvero allo stesso tempo indistruttibile e dai tratti e dal pensiero umano.
Egli però aveva un punto debole, fonte allo stesso tempo di vita e di morte: una vena posta su una delle due caviglie; vita perché gli consentiva di muoversi come un essere umano; morte perché la vena rappresentava l'unico lato umano e quindi perfettamente vulnerabile.
Si narra che Talo morì proprio a causa di quella vena piena di sangue. Alcuni narrano che avesse sbattuto la caviglia su uno scoglio, altri che fu Medea, donna affascinante, ad imbrogliarlo e a farlo uccidere. Nonostante fosse un automa, egli morì da vero uomo.

 La stirpe del bronzo

Si narra che furono create da Zeus alcune stirpi di uomini. Tra queste, precisamente la terza, ci fu la stirpe di bronzo.
Questa stirpe era "terribile e violenta",uomini prepotenti, nulla a che vedere con quella dell'argento, certamente più nobile.
Si dice che questi uomini avessero un cuore duro come un diamante. Lavoravano il bronzo, le loro armi erano di bronzo così come le loro abitazioni.


In questa stirpe non esistevano femmine e per riprodursi non avevano bisogno della presenza femminile, "generati vuoi dalla terra, vuoi caduti dagli alberi". Zeus, per punire questa stirpe terribile, donò loro Pandora, simbolo di femminilità, la prima donna. Da quel momento, gli uomini del bronzo scomparvero e, in un modo o nell'altro, raggiunsero la terribile dimora di Ade, re degli Inferi.

L'età dell'argento ( 1637-1641), Pietro Berrettini da Cortona (1596-1669)
Palazzo Pitti, Firenze (Italia)

Mito delle stirpi (Platone)

Nel celebre dialogo "La Repubblica", Platone cerca di presentare una nuova idea di Stato, fondato sulla divisione in tre classi sociali: i governanti (i filosofi), che rappresentano la parte razionale dello  Stato, i guerrieri, coloro che difendono lo Stato e rappresentano la parte irascibile, e i lavoratori, coloro che non sono né abili per governare né abili per difendere, rappresentano la parte concupiscibile.
Platone però afferma che l'appartenenza a queste classi non è ereditaria ma dipende essenzialmente dell'anima. Infatti, anche un semplice figlio di lavoratori che sia dotato di razionalità ha la possibilità di accedere alla classe dei governanti e viceversa.
Egli ricorre al mito delle stirpi, un mito di derivazione fenicia.
Tutti gli uomini, in principio, erano uguali e giacevano sotto terra. In seguito furono plasmati dal dio che decise di porre alcuni di essi nell'oro, altri nell'argento e altri ancora nel bronzo e nel ferro, metalli non nobili.
Solo così il dio potè scegliere coloro che erano capaci a governare, coloro destinati a combattere e coloro che invece dovevano sottoporsi ad attività più semplici.
Gli uomini d'oro dovevano curare l'educazione dei più giovani e dovevano fare in modo che questi il governi non arrivasse nelle mani di uomini di ferro o di bronzo, giungendo alla completa rovina.


Mitologia romana

Lupa Capitolina

La leggenda narra che Rea Silvia, una vestale, fu violentata da Marte, dio della guerra, e successivamente partorì due gemelli, Romolo e Remo. Numitore, loro nonno, fu spodestato dal trono di Alba Longa da suo fratello Amulio.
Amulio stesso decise di gettare nel Tevere i due nipoti all'interno di una cesta, per timore che, diventando grandi, potessero rivendicare il trono. I gemelli furono trovati e recuperati da una lupa che si prese cura di loro fino a che Faustolo, un pastore, non li trovò.
La Lupa è il simbolo di Roma e la sua statua, in bronzo, divenne l'icona della città.



Lupa Capitolina


Racconto biblico: Nehustan

Nella Bibbia si racconta che Mosè, per convincere il Faraone che le sue parole venissero direttamente da Dio, prese il bastone di Aronne, lo buttò a terra, ed esso si trasformò in un serpente. Il Faraone stesso interpellò i maghi che fecero lo stesso incantesimo ma il serpente di Mosè mangiò tutti gli altri.
Lo stesso serpente ritorna nella narrazione biblica nel momento in cui Dio decide di mandare tra gli Israeliti alcuni serpenti velenosi, a causa di loro lamentele per il viaggio nel deserto.
Il popolò pentito si rivolge allo stesso Mosè per scongiurare Dio di allontanare i serpenti. A seguito di ciò, Dio gli ordina di costruire un serpente di bronzo; chiunque venisse morso dai serpenti, si sarebbe salvato soltanto dopo aver guardato il serpente di bronzo.
 
Michelangelo, il Serpente di bronzo, Cappella Sistina (1511-1512)

mercoledì 19 ottobre 2016

Step 03 - I codici del colore



Ogni colore è diverso da un altro, sia per quanto riguarda la brillantezza, la luminosità, la scomposizione, la saturazione. Esistono parecchi codici e cataloghi che permettono una classificazione dei colori a seconda di vari parametri e dei diversi ambiti di appartenenza.
Nel nostro caso si è tentato di dare una vera e propria identità al bronzo antico, un vero codice di appartenenza che permette di contraddistinguerlo dagli altri colori.

RGB (117, 102, 63)

Questo modello si basa su tre colori: rosso (Red), verde (Green) e blu (Blue), da cui appunto l'acronimo RGB. Un'immagine si può scomporre in questi colori base che uniti tra loro danno la quasi totalità dello spettro dei colori visibili.
Codice RGB: (117, 102, 63)


HEX (#75663f)
Il sistema numerico esadecimale (spesso abbreviato come esa o hex) è un sistema numerico posizionale in base 16. I simboli utilizzati per questo sistema numerico sono i numeri da 0 a 9 per le prime dieci cifre e le lettere da A a F per le successive sei.


CMYK (c; m; y; k) (0; 13; 46; 54)
Il modello CMYK (denominato anche modello di quattricromia o quadricromia) è un sistema di codici dei colori che si basa su 4 colori fondamentali: ciano (cyan), magenta, giallo (yellow), key black. CMYK è l'acronimo formato dalle prime lettere dei 4 colori (con il k che sta per "key").
Non tutti i colori dello spettro visibile possono essere ottenuti con la quadricromia, quindi non tutti i colori RGB (red, green, blue) hanno un corrispondente nel modello CMYK.


HSV (43, 46 ,46)
Il modello HSV è un sistema con cui è possibile definire dei colori attraverso tre parametri: colore, saturazione e valore o luminosità. HSV è l'acronimo di tre parole inglesi (hue, saturation e value) che identificano uno specifico colore assegnando tre dimensioni che descrivono matematicamente lo spazio o lo spettro dei colori. Questo sistema di codici dei colori utilizza soltanto tre fattori numerici e per questo è un modello semplice da capire ed intuitivo. Inoltre ha trovato applicazioni in molti ambiti grafici ed informatici (per esempio in programmi software di fotoritocco dove, modificando i tre parametri, si può migliorare la qualità di una immagine).


BENJAMIN MOORE (217)

Benjamin Moore & Co. è una società americana che produce vernice. Il codice pertanto si riferisce al colore per la verniciatura.

Infine, le seguenti immagini riassumono tutte le codifiche del bronzo antico:




Codifiche bronzo antico




Codifiche RGB, CYMK, RYB del bronzo antico


Immagini prese dalla pagina di Encycolorpedia

lunedì 17 ottobre 2016

Step 02 - L'arcobaleno delle lingue del mondo

Nel seguente post si cercherà di tradurre il colore Bronzo Antico in molte lingue straniere.
Per fare ciò si è utilizzato prevalentemente Google Translate ma è bene precisare che per molte lingue la traduzione letterale del termine non rispecchia in pieno il colore del nostro blog, probabilmente perché nelle altre culture il termine di riferimento assume una connotazione leggermente differente e meno attinente.
Per le lingue con caratteri diversi da quelli a noi conosciuti si è inserita la trascrizione fonetica tra parentesi.

Il mondo come insieme di colori


Ecco l'elenco della parola bronzo antico in alcune lingue del mondo:


    bronzo antico (italiano)

    antique bronze (inglese)

    antique aere (latino)

     البرونزية العتيقة(alburunziat aleatiqa) (arabo)

    bronze antic (catalano)

    античен бронз (antichen bronz) (bulgaro)

    antický bronz (ceco)
 
    ברונזה עתיק
     (ebraico)

    仿古青銅器 (Fanggu qingtóngqì) (cinese tradizionale)

    bronze antique (francese)

    アンティークブロンズ (giapponese)

    αντίκες χάλκινο (antíkes chálkino) (greco)

    bronze antigo (portoghese)

    antik bronze (tedesco)

    bronz antic (rumeno)

    antigoaleko brontzea (basco)

    ანტიკური ბრინჯაოს (antikuri brinjaos) (georgiano)

    antiikpronks (estone)  

    antiek brons (olandese)

    antigoaleko brontzea (basco)
      
    bronce antiguo (spagnolo)

    골동품 청동 (goldongpum cheongdong) (coreano)

venerdì 14 ottobre 2016

Step 01 - Definizione del colore "Bronzo antico"

Il bronzo antico è una tonalità di colore simile al bronzo,  miscela composta prevalentemente da marrone scuro e arancione, ma più ossidato e più opaco e certamente meno omogeneo.
Il marrone è una miscela dei tre colori primari (giallo, rosso e blu) in quantità variabili a seconda della tonalità che si vuole dare al colore stesso. Si noti che questo colore è assente nell'arcobaleno.
Il colore arancione invece si trova tra il rosso e il giallo. È lo stesso colore del frutto dell'arancia da cui deriva il nome.Si può affermare che il bronzo antico è stato alla base del periodo dell'età del bronzo, epoca contraddistinta dall’adozione della metallurgia dell'omonima lega che veniva utilizzata da molti popoli dell'epoca.


Di seguito vengono presentati alcuni oggetti in cui la presenza del bronzo antico è molto evidente.

Oggetti di design

Piatto

Vaso ornamentale

Introduzione

Questo blog nasce con la volontà di rivelare la presenza del bronzo antico negli ambiti più disparati e variegati, passando dall'arte alla moda, dalla cucina alla saggezza popolare. Dato che è molto difficile trovare questo particolare colore in tutti gli argomenti della nostra indagine, si parlerà del bronzo dal quale non si differenzia di molto.
Il blog inoltre nasce a seguito della partecipazione al corso "Storia delle cose. Anatomia ed antropologia degli oggetti" del professor Marchis presso il Politecnico di Torino.
Si vuole sottolineare che in questo blog il colore non è inteso solo come caratteristica cromatica degli oggetti ma ha valore intrinseco, diventa parte fondante del soggetto di analisi.
Ciò che conta quindi è l'essenza delle cose e questa può essere attribuita anche grazie al colore.
Pertanto si cercherà di rispondere a questa esigenza ben precisa e, nel bene o nel male, si proverà a creare una vera e propria enciclopedia del bronzo antico.