mercoledì 18 gennaio 2017

Approfondimento - "Creta, l'età del bronzo antico"

Tra i popoli che hanno vissuto durante l'età del bronzo antico troviamo la civiltà dell'isola di Creta, situata a sud della Grecia.

Isola di Creta


Come si legge nel saggio proposto da Stefano Rosati (intitolato "Creta, l'età del bronzo antico") "L'età del bronzo antico cretese cominciò con un evento piuttosto raro nella storia antica dell'isola: una colonizzazione. Dalle sponde dell'Anatolia nord-occidentale alcune antiche popolazioni probabilmente non indoeuropee si spostarono prima sulle Cicladi, arcipelago utilissimo agli antichi naviganti del mar Egeo, e poi raggiunsero l'isola di Creta".
Nacque e si sviluppò, a seguito di questa colonizzazione, durante il secondo millennio aC la famosa società minoica.
La società cretese fu una delle prime a sviluppare attività agricole e ad utlizzare i metalli, tra cui ovviamente quelli di bronzo.
Per quanto riguarda l'aspetto religioso, i cretesi veneravano la Dea di Myrtos, dea della fertilità rappresentata da un oggetto in ceramica con il collo allungato e una brocca tra le braccia. Questa divinità probabilmente aveva origini antecedenti, addirittura neolitiche.

Dea di Myrtos



Per quanto riguarda le sepolture, i Cretesi utilizzavano le tombe a Tholos.
Tombe a Tholos
A quell'epoca venivano prodotte numerose ceramiche e soprattutto nacque la lavorazione e l'utilizzo dei metalli (oro, argento e bronzo). Una parte della popolazione si concentrò nell'elaborazione dei tessuti e nel trattamento dell'avorio.
Questa affascinante ed intelligente società sviluppò inoltre un florido commercio con altre polazioni, tra cui gli Egizi (con i quali però essi non importavano merci). Il loro obiettivo era quello di importare il metallo più prezioso, l'oro, grazie al quale avveniva la produzione di moltissimi oggetti.
Probabilmente all'interno dell'isola vivevano uomini ricchi grazie a cui poteva svilupparsi ed ampliarsi il commercio con gli altri popoli. Nacque allo stesso tempo una primordiale forma di burocrazia.
Stefano Rosati conclude dicendo che "A Creta nel III millennio aC stavano germogliando i semi di una stupefacente civiltà, una civiltà capace di rendere ricca e feconda l'isola nel II millennio aC e di trasmettere il suo patrimonio culturale alla vicina Grecia continentale".

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